Foto profit anni 2023
2023
15/02/2023
FAITA FederCamping (Federazione che rappresenta e tutela gli interessi ed i diritti delle imprese turistico-ricettive italiane all'aria aperta) mi ha chiesto in dono tutto il mio archivio cartaceo relativo alla loro attività. Dal 1974 al 1983, quando lavoravo a Roma, avevo anche diretto la loro rivista mensile "Il nuovo gestore".
La consegna è avvenuta oggi: centinaia di depliant, cataloghi e poster che realizzai in tutta Italia; raccolta della rivista "Il Turismo" (1974-1975, con miei articoli e foto); raccolta della rivista "Caravaning" (1978-1980, con la mia rubrica mensile sui campeggi e villaggi turistici italiani); e, appunto, l'intera raccolta de "Il nuovo gestore".
Nei giorni scorsi perņ, in previsione di questa donazione, sono stato preso dal panico di ritrovarmi poi in stato di astinenza, per cui in fretta e furia ho fotografato col mio smartphone tutto ciò che di questo materiale mi stava più a cuore. E' la vecchiaia, bellezza!
Si deve tener conto che il lavoro fotografico professionale a colori destinato alla stampa tipografica veniva tutto fatto impressionando pellicole invertibili (diapositive). Molto più difficili da trattare a causa della loro ristretta latitudine di posa. Bastava mezzo diaframma in più perchè il fotogramma si dovesse buttare. Quindi se ne scattavano diverse, con esposizioni leggermente diverse, al massimo aiutati dalle prove Polaroid (ovviamente quando non si faceva vero fotoreportage). Le fotocamere 6x6 Hasselblad, ad esempio, prevedevano un apposito dorso per questo materiale sensibile a sviluppo immediato. Sistemavi la fotocamera sul treppiede, sistemavi tutte le luci e le misuravi con l'esposimetro, scattavi qualche Polaroid, poi cambiavi dorso e finalmente impressionavi la pellicola invertibile, comunque sempre con diverse esposizioni.
Le diapositive, però, sono copie uniche che al massimo si potevano duplicare attraverso un internegativo (storia comunque lunga e costosa) per cui finiva che l'originale buono lo si consegnava al cliente e lo si perdeva definitivamente. Al massimo ci si teneva per ricordo qualche scarto.
Ho calcolato che nella ma vita ho scattato oltre una milionata di foto, ma ora che finalmente ho finito di digitalizzare tutte le pellicole che mi erano rimaste in archivio, ho scoperto che in tutto ne ho salvate solo circa 150 mila.
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Chioggia 16/09/2023