Zip News 22.11.2005 |
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Centro Ingrosso Cina alla ZipPolemiche sulla prossima apertura del colosso cinese, specie da parte dei grossisti nostrani. Il Consorzio però risulta ingessato nel governare il territorio della Zona Industriale di Padova, in quanto il suo Disciplinare prevede un controllo solo per 20 anni dalla data di assegnazione delle aree. L’imminente sbarco di un nuovo mega Centro Ingrosso Cina (com’è scritto sullo striscione appeso lungo la facciato del futuro store all’ingrosso in Corso Stati Uniti) nel cuore della zona industriale di Padova non può essere in alcun modo fermato dal Consorzio Zip. Ecco dunque chiarita la situazione relativa al futuro colosso di vendita orientale che rischia così di mettere ancor più in crisi il mondo del commercio padovano e di tutta la provincia. Un piccolo salto indietro nel tempo mette inoltre in chiaro la situazione sull’area dove sorgerà il Centro all’ingrosso cinese. Alla fine del 2003 i proprietari dell’area chiedevano alla precedente amministrazione Zip, l’autorizzazione ad aprire un nuovo accesso carraio su corso Stati Uniti e sulla stradina laterale, a seguito del progetto di realizzazione di 5 edifici prospicienti la medesima viabilità. La risposta di Zip è stata quella di condizionare l’apertura del passo carraio su corso Stati Uniti solamente per l’ingresso dei mezzi (realizzando la corsia di decelerazione all’interno della proprietà stessa per non occupare l’attuale corsia di sosta esistente), prevedendo così un passo carraio per l’uscita sulla stradina laterale di corso Stati Uniti, sulla quale il Consorzio ha concesso, nel 1968, una servitù di passaggio perpetua alle Oms, e la cui gestione deve essere oggetto di una convenzione tra le proprietà prospicienti la strada: «Questa soluzione dice Chiesa- consentirebbe di limitare eventuali problemi di circolazione in un’importante arteria del comprensorio quale corso Stati Uniti. Al Consorzio Zip, inoltre, non è mai stato chiesto alcun parere relativamente alla eventuale adeguatezza dei sottoservizi esistenti, realizzati sulla base della originaria destinazione del lotto, alla nuova situazione immobiliare che verrà realizzata sull’area e che presenta, per quanto è dato capire, caratteristiche notevolmente diverse dall’attività originaria». |
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